LìIMMAGINE FANTASMA - HERVÉ GUIBERT

14,90 €

Autori Hervé Guibert


14 x 19 cm
200 pagine
cartonato
Traduzione di Matteo Martelli

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Questo libro non si configura come un testo teorico, ma piuttosto come una collezione di storie che esplorano i vari aspetti della fotografia attraverso avventure personali. Si spazia dalla fotografia familiare a quella di viaggio, dalle fototessere alle Polaroid, e persino alla fotografia pornografica o giudiziaria. La scrittura che lo anima è coinvolgente, intima e profonda, emergendo in una fase di rinata attenzione verso il mondo della fotografia. In molti modi, sembra essere un riflesso o una sorta di proseguimento letterario de "La camera chiara" (1980) di Roland Barthes.

Hervé Guibert (Saint-Cloud, 14 dicembre 1955 – Clamart, 27 dicembre 1991), giornalista, scrittore e fotografo, fu uno degli amici più intimi di Michel Foucault, Isabelle Adjani e Sophie Calle. Appassionato di fotografia, per otto anni ne fu critico per il giornale Le Monde. La sua scrittura era fortemente ancorata a elementi autobiografici e tendeva verso l'autofiction. Nel 1990, Guibert rivelò la sua sieropositività nel romanzo "À l’ami qui ne m’a pas sauvé la vie" (All'amico che non mi ha salvato la vita) – opera che lo consacrò al grande pubblico. Questo romanzo fu il primo di una trilogia composta da "Protocole compassionnel" (Le regole della pietà) e "l’Homme au chapeau rouge" (Uomo dal cappello rosso), dove descrisse giornalmente la progressione della sua malattia. Nel 1991, Guibert perse la vita a causa dell'AIDS, ma non prima di un intenso lavoro artistico che documentò la sua battaglia con la malattia, come testimoniano le fotografie del suo corpo e il film realizzato con la produttrice Pascale Breugnot poche settimane prima della sua morte, intitolato "La pudeur ou l’impudeur" (Il pudore o l'impudore). Oggi riposa a Rio nell'Elba, un paese dell'Isola d'Elba in Italia.